Le ultime parole di Micipsa

Non exercitus neque thesauri praesidia regni sunt verum amici quos neque ...

Le difese di un regno non sono gli eserciti e nemmeno i tesori, bensì gli amici, che non puoi né costringere con le armi, né procurarti con l’oro: sono procurati dal rispetto e dalla lealtà.

Chi, poi, è più amico di un fratello per un fratello? E quale estraneo leale troverai, se verso i tuoi sarai stato un nemico? Io, per parte mia, vi lascio un regno stabile se sarete giusti, e debole se sarete malvagi.

Infatti, grazie alla concordia crescono le cose piccole, (mentre) dalla discordia vengono logorate le cose più grandi. Per il resto, tu più di costoro, o Giugurta, che sei superiore per età e per saggezza, devi provvedere che non accada altrimenti. Infatti, in ogni contesa, colui che è più forte, anche se subisce un torto, tuttavia, poiché può di più, è ritenuto colpevole.

Voi, invece, Aderbale e Iempsale, rispettate ed onorate un uomo come questo, ed imitate il suo valore, affinché non sembri che io abbia adottato figli migliori di quelli che ho generato.

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