Maestri severi (Grammatica Picta)

Augustinus cum puer erat flebat quia in schola saepe vapulabat...

Agostino, quando era un fanciullo, piangeva, poiché nella scuola era spesso percosso e perché le sue piaghe venivano derise dagli uomini insensibili e persino dai suoi genitori.

Spesso nelle antiche scuole dei Romani i ragazzi negligenti venivano percossi e umiliati dai maestri severi, perché talora scrivevano scorrettamente sulle tavolette cerate oppure perché leggevano scorrettamente le favole.

Le terribili torture terrorizzarono sempre gli scolari. Orbilio Pupilio, Beneventano, un uomo di mente acuta e di animo rigido, in patria si applicò agli studi di letteratura e coltivò le arti liberali. Quando era console Cicerone, egli si recò a Roma e, con grande diligenza, istruì i fanciulli. Fu tuttavia di atteggiamento severo nei confronti degli scolari, come il poeta Orazio rivelò in una sua poesia:

egli soprannomina Orbilio “il manesco”. Infatti, egli colpiva con la bacchetta e con lo scudiscio i giovinetti e lo stesso Orazio, se loro erano poco diligenti ed accurati.

Copyright © 2007-2024 SkuolaSprint.it di Anna Maria Di Leo P.I.11973461004 | Tutti i diritti riservati - Vietata ogni riproduzione, anche parziale
web-site powered by many open source software and original software by Jan Janikowski 2010-2024 ©.
All trademarks, components, sourcecode and copyrights are owned by their respective owners.

release check: 2024-03-12 20:01:16 - flow version _RPTC_G1.3