Qui se laudari gaudet verbis subdolis fere dat poenas turpi poenitentia. Cum de fenestra ...

Colui che gode di essere lodato con parole ingannatrici, generalmente paga lo scotto con un'umiliante penitenza.

Mentre un corvo voleva mangiare un (pezzo di) formaggio trafugato da una finestra, standosene seduto su di un alto albero, da qui una volpe lo vide, e quindi iniziò a parlare così: "O corvo, qual è lo splendore delle tue penne!

Quanta grazia manifesti nel corpo e nell'espressione del volto! Se tu avessi la voce, nessun uccello sarebbe superiore a te". Ma quello sciocco, mentre voleva esibire la voce, lasciò cadere dalla bocca il pezzo di formaggio, che la volpe ingannatrice afferrò celermente con i denti voraci.

Soltanto allora la stupidità ingannato del corvo si rammaricò. Da questa vicenda viene dimostrato quanto valga l'ingegno: la saggezza prevale sempre con la virtù.

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