Sertorio

Dum M. Aemilius Lepidus et Q. Catulus consules sunt, postquam Sulla...

Mentre erano consoli M. Emilio Lepido e Q. Catulo, dopo che Silla ebbe ristabilito la situazione politica, divamparono nuove guerre: una in Spagna, un'altra nella Panfilia e nella Cilicia, una terza in Macedonia, e una quarta in Dalmazia.

Infatti Sertorio, poiché temeva la sorte di tutti gli altri alleati di Mario (infatti furono tutti uccisi), spinse alla guerra le Spagne.

Contro Sertorio vennero inviati come comandanti Q. Cecilio Metello e il pretore L. Domizio. Domizio venne ucciso da Irtuleio, comandante di Sertorio. Metello combatté contro Sertorio con alterna fortuna. Poi, poiché Metello, da solo, veniva considerato non all'altezza della battaglia, venne inviato nelle Spagne Cn. Pompeo. I due comandanti, però, non furono in grado di sconfiggere Sertorio.

Alla fine, nell'ottavo anno, egli venne ucciso per mano dei suoi, e fu posto fine alla guerra per opera del giovane Cn. Pompeo e di Q. Metello Pio, e all'incirca tutte le Spagne furono ridotte sotto l'egemonia del popolo Romano.

Versione tratta da: Eutropio

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