Una lettera di Didone a Enea

Certusne es, Aenea, ire miseramque relinquere Didon...

Sei forse sicuro, Enea, di andare e di lasciare Didone infelice, e gli stessi venti porteranno via la tua nave e le promesse? Sei forse sicuro di salpare e di cercare i regni dell'Italia? Né una nuova Cartagine, né le mura ingrandite, né lo scettro consegnato da me a te ti toccano? Fuggi le cose sicure e ti dirigi verso quelle incerte: cerchi per te per il mondo un'altra terra.

Ma, trovata la nuova terra, chi te la offrirà? Chi ti darà i suoi campi arativi? Si capisce un altro amore ti attende e un'altra moglie. Forse pensi che tu fonderai una nuova città, uguale a Cartagine, e vedrai il tuo popolo ? Ma dove troverai una moglie che ti amerà così?

Dinanzi ai miei occhi di giorno e di notte io vedo Enea. Quello in verità è ingrato e sordo ai miei doni. Ma non odio Enea.
(By Maria D. )

Copyright © 2007-2025 SkuolaSprint.it di Anna Maria Di Leo P.I.11973461004 | Tutti i diritti riservati - Vietata ogni riproduzione, anche parziale
web-site powered by many open source software and original software by Jan Janikowski 2010-2025 ©.
All trademarks, components, sourcecode and copyrights are owned by their respective owners.

release check: 2025-02-08 08:17:15 - flow version _RPTC_G1.3