Ercole un eroe fin dalla culla - Grata Hora 1 pagina 127 numero 30
Questo racconto mette in evidenza la forza straordinaria e il coraggio del giovane eroe Ercole sin dalla sua infanzia. L'odio di Giunone, che tenta di ucciderlo con due serpenti, non fa che dimostrare la sua natura invincibile e il destino eroico che lo attendeva.
Traduzione della versione
Ercole, figlio di Alcmena, un tempo abitava in Grecia. Ma Giunone, la regina degli dèi, per il suo odio contro Alcmena, desiderava uccidere Ercole ancora nella culla. La dea dunque inviava due serpi crudeli nella camera da letto di Alcmena, dove Ercole dormiva. Tuttavia non giaceva nella culla, ma in un grande scudo. Dato che le serpi si avvicinavano e muovevano lo scudo, Ercole si destava dal sonno, ma tuttavia non era spaventato. Afferrava subito con le piccole mani le serpi e le comprimeva con grande violenza. E così le serpi erano uccise dal fanciullo. Alcmena invece veniva destata dal sonno e accendeva la lampada e si affrettava verso la culla, dove Ercole già rideva e mostrava le serpi morte.
(By Maria D. )
Ulteriore proposta di traduzione
Ercole, figlio di Alcmena, un giorno abitava in Grecia. Ma Giunone, regina degli dèi, a causa del suo odio verso Alcmena, desiderava uccidere Ercole, ancora nella culla. Perciò la dea mandava due serpenti feroci nella stanza di Alcmena, dove Ercole dormiva. Tuttavia, egli non giaceva nella culla, ma in un grande scudo. Quando i serpenti si avvicinavano e muovevano lo scudo, Ercole si svegliava dal sonno, ma non si spaventava affatto. Con le piccole mani afferrava subito i serpenti e li stringeva con grande forza. Così i serpenti venivano uccisi dal bambino. Alcmena però si svegliava di soprassalto, accendeva una lampada e correva alla culla, dove trovava Ercole che già rideva e mostrava i serpenti morti.
(By Starinthesky)