Glauco e Diomede - Grata hora 1 pagina 295 numero 95
Durante la guerra di Troia, il guerriero troiano Glauco e il greco Diomede si sfidarono in duello, ma scoprirono di avere un'antica amicizia familiare. Per questo motivo, invece di combattere, si scambiarono le armi in segno di pace.
Traduzione della versione
La città di Troia veniva assediata per molti anni. Giunsero in aiuto ai Troiani da tutti i popoli dell'Asia comandanti con molti eserciti.
Era presente anche Lucio Glauco, eccezionale nella guerra. Un giorno sotto le mura di Troia, egli sfidò a singolare duello Diomede, un uomo valoroso greco, eccellente per forza e coraggio. Prima del combattimento Diomede disse così a Glauco: "Quale è il tuo nome (lett quale nome è a te)? Di dove sei (lett da dove trai origine)? Glauco rispose (lett "risponde presente):
" Ho (lett a me è il padre dativo di possesso) come padre Ippoloco, come antenato Bellerofonte, uomo ardito per il coraggio e potente; infatti ha ucciso la Chimera, mostro a tre teste e ha ucciso le amazzoni, stirpe di donne bellicose e crudeli". Allora Diomede veniva raggiunto da una grande gioia e diceva: " Io ho con te (dativo di possesso) un antico vincolo di ospitalità! Infatti quando Bellerofonte giunse in Grecia, è stato accolto benevolmente dal mio antenato Eneo. Bellerofonte diede in dono all'ospite un balteo (una cintura)
di porpora (purpurea), Eneo donò una patera d'oro e strinsero amicizia eterna." E così, Glauco e Diomede si riconobbero amici, non nemici non fecero il combattimento e si scambiarono le armi tra di loro.
(By Vogue)