L'offesa di Agamennone a Crise e l'allontanamento di Achille dalla Guerra - Grata Hora 1 pagina 221 numero 65
Durante il lungo assedio di Troia, Agamennone rifiutò di restituire Criseide, scatenando l’ira di Apollo e una terribile pestilenza. Costretto a cedere, si vendicò strappando Briseide ad Achille, il quale, furioso, si ritirò dalla battaglia, chiedendo l’intervento di Zeus.
Traduzione della versione
I Greci assediavano Troia (Ilio) già da nove anni. Giunse nell'accampamento Crise, Sacerdote di Apollo e chiese la figlia; infatti Criseide, prigioniera di guerra, era una serva di Agamennone.
Il superbo Agamennone fece cenno di no, allora Crise pregò Apollo e il Dio afflisse i Greci con una pestilenza. Dopo che i Greci avevano saputo la causa della sciagura, pregarono Agamennone e l'uomo alla fine liberò la fanciulla e la lasciò andare, ma strappò la serva Briseide ad Achille (eripuere aliquem ab aliquo = strappare qualcosa a qualcuno).
Achille poiché a causa dell'oltraggio era adirato ( alicui suscenseo = essere adirato con qualcuno)
con Agamennone, si era allontanato dal combattimento contro i Troiani e si lamentava con Teti per l'ingiuria. Così la dea otteneva da Giove un combattimento contro i Greci.
(By Vogue)