Tito Manlio Torquato - Versione latino Grata hora 1 pagina 308 numero 101
In un momento cruciale per la disciplina militare romana, il console T. Manlio impose regole severe per mantenere l'ordine durante la guerra latina. Tuttavia, suo figlio, spinto dall'orgoglio e dal desiderio di gloria, violò il comando paterno, affrontando un duello contro un cavaliere latino. Questo gesto, sebbene eroico, portò a conseguenze drammatiche, rivelando il rigore e la severità della legge romana...
Versione da Grata Hora
T. Manlius consul disciplinam militarem restituere volebat et edixit bello Latino haec: nemo extra ordinem in hostes pugnare poterat. Forte filius eius accessit prope stationem hostium...
Traduzione
Tito Manlio Torquato voleva imporre la disciplina militare e disse così intorno alla guerra con Latino: che nessuno poteva combattere contro i nemici fuori ordinanza.
Suo figlio giunse [accēdo, accēdis, accessi, accessum, accēdĕre] accidentalmente presso una guarnigione di nemici. Colui che soprintedeva alla cavalleria di Latino riconobbe il figlio del console e lo attaccò [lăcesso, lăcessis, lacessii, lacessitum, lăcessĕre]. "Vuoi sfidarmi a singolar tenzone? Sicuramente la cavalleria latina è migliore di quella romana". Sia l'ira, sia l'ambizione di vittoria e di gloria scosse l'intrepido spirito del giovane.
Perciò non tenne conto [neglĕgo, neglĕgis, neglexi, neglectum, neglĕgĕre] del comando paterno e si lanciò in battaglia. Con grande valore sconfisse Latino e giunse nell'accampamento dal padre con la sua salma. Senza indugio il console accusò severamente il figlio e convocò i soldati con la tromba di guerra. Dopo che ne erano giunti numerosi, esclamò: "Dal momento che tu, figlio, combattesti contro la disposizione del console, come tua pena devi ricollocare al posto giusto ([restĭtŭo, restĭtŭis, restitui, restitutum, restĭtŭĕre] la disciplina.
Tristo esempio, ma salubre sarai nei posteri per la gioventù romana" E subito dopo lo condannò a morte. Tutti si paralizzarono [obstŭpesco, obstŭpescis, obstupui, obstŭpescĕre] dalla paura; dopo l'esecuzione proruppero in pianti e lamenti. A Manlio che tornava a Roma vennero incontro gli anziani: da allora in poi e per sempre la gioventù lo ebbe in odio per la vita.
(By Geppetto)
Ulteriore proposta di traduzione
T. Manlio console voleva restituire la disciplina militare e durante la guerra latina decretò queste cose: nessuno poteva combattere contro i nemici fuori dall'ordine.
Casualmente suo figlio si avvicinò a un presidio nemico: colui che comandava la cavalleria latina riconobbe il figlio del console e lo provocò: "Desideri provocarmi a un duello? Certamente un cavaliere latino è superiore a un Romano!". Mosse l'animo fiero del giovane o l'ira o il desiderio di vittoria e di gloria.
Così trascurò l'ordine paterno e si lanciò nel combattimento: con grande valore trafisse il Latino e con le sue spoglie venne all'accampamento dal padre. Immediatamente il console accusò gravemente il figlio e convocò i soldati con la tromba. Dopo che si radunarono in gran numero, esclamò: "Poiché tu, figlio, hai combattuto contro l'ordine del console, devi restituire la disciplina con la tua punizione. Triste esempio, ma in futuro sarai salutare per la gioventù Romana". E subito lo condannò a morte.
Tutti rimasero attoniti per il timore; dopo l'uccisione scoppiarono in lamenti e pianti. A Manlio che ritornava a Roma gli anziani vennero incontro: la gioventù lo ebbe in odio allora e per tutta la vita successiva.
(By Starinthesky)