Cesare esorta le truppe prima dello scontro di Farsalo
Exercitum cum militari more ad pugnam cohortaretur suaque in eum perpetui ...circiter CXX voluntarii sunt prosecuti.
Nell'esortare l'esercito alla battaglia secondo le regole militari, ed elencando i propri benefici versodi esso (l'esercito)
in ogni tempo, dapprima ricordò che poteva dar prova con le testimonianze dell'esercito con quanto ardore aveva chiesto la pace, quali trattative [lett. : cose] aveva condotto a termine grazie a Vatinio nei colloqui, quali grazie ad Aulo Clodio con Scipione, in quale modo presso Orico si era impegnato con Libone affinché si mandassero ambasciatori. Egli disse che lui non aveva mai voluto approfittare del sangue dei soldati né aveva voluto privare la repubblica di uno dei due eserciti.
Dopo aver tenuto questo discorso, diede il segnale con la tromba ai soldati che lo chiedevano insistentemente e ardevano dal desiderio di combattere. C'era nell'esercito di Cesare Crastino, uomo dal singolare valore, un veterano richiamato, il quale l'anno precedente aveva guidato presso di lui il primo manipolo nella decima legione.