Cesare vendica la disfatta del console

Flumen est Arar, quod per fines Haeduorum ... Qua in re Caesar publicas iniurias ultus est.

Il fiume Arar, che per i confini degli Edui e dei Sequani si getta nel Rodano, è d'incredibile tranquillità, così che con gli occhi non si può determinare in quale delle due parti scorra.

Gli Edui lo attraversano con le zattere e con barche congiunte. Non appena gli esploratori informarono Cesare che ormai tre parti delle milizie degli Elvezi avevano attraversato questo fiume, che all'incirca la quarta parte era rimasta al di là del fiume Arar, quello, a partire dalla terza vigilia partito con tre legioni dall'accampamento, giunse verso quella direzione, che non aveva ancora attraversato il fiume.

Aggredendo questi che erano impacciati e che non se l'aspettavano, fece cadere la maggior parte di questi; i rimanenti si affidarono alla fuga e si nascosero nelle foreste più vicine. Gli abitanti di quel villaggio - che si chiamava Tigurino - un tempo, essendo usciti fuori dalla patria, avevano ucciso il console L. Cassio e avevano mandato sotto il giogo l'esercito di costui.

Così, o per caso o per consiglio degli dèi immortali, questa zona della città Elvetica inflisse un tempo un'insigne calamità al popolo Romano, adesso questa si pente della propria audacia passata sotto silenzio. In tale circostanza vendicò le pubbliche offese.
(By Maria D. )

Copyright © 2007-2024 SkuolaSprint.it di Anna Maria Di Leo P.I.11973461004 | Tutti i diritti riservati - Vietata ogni riproduzione, anche parziale
web-site powered by many open source software and original software by Jan Janikowski 2010-2024 ©.
All trademarks, components, sourcecode and copyrights are owned by their respective owners.

release check: 2024-03-31 09:34:42 - flow version _RPTC_G1.3