Cicerone scrive ad Attico nel pieno della guerra civile

Pedem in Italia video esse nullum qui non in istius potestate sit. De Pompeio scio nihil, eumque...

Ho visto che in Italia non c'è alcun palmo che non sia in potere di costui. Non so nulla in merito a Pompeo, e penso che costui, se non sia salito sulla nave, sarà fatto prigioniero.

O velocità incredibile! Ma non posso accusarlo senza dolore della qual cosa mi tormento e mi angoscio. Tu temi non senza ragione la strage, non perché qualsiasi cosa potrebbe riuscire bene per Cesare per il perdurare della vittoria e della dominazione, ma perché constato che stia per agire secondo il loro arbitrio.

Si dovrebbe, credo, cedere rettamente. Sento la mancanza del consiglio relativamente agli Oppi. vorrei che tu facessi ciò che ti sembrerà la cosa migliore da farsi. Parla con Filotemo, e così avrai alle idi Terenzia. Cosa dovrei fare io? Per dove per mare o per terra dovrei seguire costui che non so dove sia? Anche se è effettivamente sulla terra come posso? In quale mare? mi consegnerò dunque a costui? Fai in modo di poter essere al sicuro (molti infatti esortano), forse anche onestamente?

In effetti in nessun modo. Ti chiederò consiglio, come sono solito? la situazione non si può spiegare. Ma tuttavia vorrei che mi scrivessi se ti dovesse venire in mente qualcosa, e se tu stesso avessi intenzione di fare qualcosa.
(By Maria D. )

Versione tratta dalle lettere di Cicerone

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