Il piacere della campagna - Il mio latino
Aestate in Etruriam confugi. est sane gravis et pestilens ora Tuscorum, sed villa mea procul a mari recedit ...nec palus ulla est, quia omnes rivi aquam in Tiberim effundunt (da Plinio il Giovane).
In estate mi rifugiai in Etruria. Il litorale degli Etruschi è assolutamente pestilente ed in pessime condizioni, ma la mia villa è appartata lontano dal mare e ed è situata sul salubre monte Appennino.
La piacevolezza della villa è resa più forte dal buon clima; la temperatura infatti in inverno è fredda e gelida, ma la dolcezza dell'estate è ammirevole. L'atmosfera è mossa sempre da venti miti, non è mai colpita da venti violenti e da terribili piogge.
Pertanto molti anziani giungono qui per la prosperità del luogo: lì vedrai i nonni ed i bisnonni, ascolterai favole antiche ed i severi discorsi degli antenati. L'aspetto della regione è rigoglioso: un'ampia e fertile pianura è cinta dai monti, i monti hanno alte ed antiche boscaglie. Lì la caccia è frequente e varia. Da quel luogo le boscaglie che possono essere tagliate discendono insieme con il monte.
non cedono in fertilità rispetto ai campi e e fanno maturare la ricca messe. I floridi prati come gemme fanno crescere il trifoglio e cose simili, erbe tenere e morbide. Tutte quante le cose sono nutrite da ruscelli perenni, non c'è alcuna palude, perché tutti i ruscelli riversano l'acqua nel Tevere. (by Maria D.)