L'occhio del padrone - Il mio latino laboratorio

Cervus, instantem necem venatorum in nemoribus effugiens, caecus timore villam petivit et in bovile se contendidit.... Famulos statim convocat et ob eorum incuriam necat, postea praedam secum tollit.

Un cervo, che sfuggiva la morte imminente da parte dei cacciatori nei boschi, accecato dal timore si diresse in una villa e si nascose in una stalla di buoi.

Qui i buoi gli domandarono "Perchè, sfortunato, dopo che ti sei sottratto dalle mani dei cacciatori, ti sei affidato alla protezione degli uomini?" Ma il cervo supplichevole rispose: "voi risparmiatemi per ora: appena mi sarà data l'occasione, uscirò furtivamente fuori e fuggirò." Questo si nascose a lungo tra i buoi; il bovaro spesso diede a loro il fieno e non vide il cervo; giunsero anche altri campagnoli e non lo videro tra il loro bestiame.

Allora il cervo ringraziò felice i buoi, perché in un momento difficile gli avevano offerto ospitalità. Ma uno dei buoi gli disse: "Noi senza dubbio desideriamo che tu sia salvo; ma se verrà colui che ha cento occhi, la tua vita sarà in grande pericolo." Dopo un pò giunse il padrone, si avvicinò al recinto e, mentre osservava ogni cosa singolarmente, vide le alte corna del cervo.

Convocò subito i servitori e per la loro incuria lo uccise, poi portò via con sè la preda.. (Da Fedro) (by Maria D.)

TESTO LATINO COMPLETO

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