La dignità degli anziani di Roma - Il mio latino

Il mio latino laboratorio 1 pagina 310 numero 13

Inizio: Romani Gallorum exercitu pulsi, in Capitolium confugerunt, sed, quia in collibus tota civium multitudo non capiebatur,...Fine:  excogitat virtutemque sua etiam in gravi casu servat.

I Romani respinti dall'esercito dei Galli, si rifugiarono nel campidoglio, ma, dato che l'intera moltitudine dei cittadini sui colli non era contenuta, , i giovani idonei per la battaglia giunsero in campidoglio e gli anziani furono lasciati nella parte pianeggiante della città.

Questi, sedendosi sulle sedie curuli con le insegne delle magistrature che avevano conseguito, anche nel loro declino mantenevano il lustro e gli ornamenti.

inizialmente il loro aspetto fu venerabile per i nemici, in quanto furono commossi dalla loro magnificenza e dal loro coraggio. Ma i feroci Galli vittoriosi mutarono quell'elevata ammirazione in riso e in ogni genere di offesa. M. Attilio tuttavia non attese l'ingiuria dei nemici e batté ad un Gallo, che sfiorava la sua barba, il bastone con un colpo violento sul capo. Subito il Gallo per il dolore si lanciò contro l'anziano Romano e lo uccise.

in verità la virtù ignora il disonore della sopportazione, escogita nuovi splendidi generi di distruzione e conserva la propria virtù anche in una grave situazione. ( by Maria D. )

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