Nel filosofo non vi sia discordanza tra vita e dottrina - Il nuovo libro di latino Cicerone (Versione latino)

Nel filosofo non vi sia discordanza tra vita e dottrina
Versione di latino di Cicerone traduzione
libro Il nuovo libro di latino" a pag 612 n 852 e 854

Quotus enim quisque philosophorum invenitur, qui sit ita moratus, ita animo ac vita constitutus, ut ratio postulat?...

Quanti sono quelli, su tutti i filosofi, che nel carattere, nel pensiero e nell'azione si attengono ad una coerente linea con i dettami della ragione? Quanti (sono quei filosofi) che considerano il loro sistema non idoneo per fare ostentazione di scienza ma regola di vita? Quanti (sono quei filosofi) che si tengono coerenti con loro stessi e con i loro principi? Se ne vedono certi così poco seri e così pieni di iattanza, che avrebbero fatto meglio a rimanere ignoranti: e poi c'è chi è avido di denaro e chi di gloria e chi è schiavo delle passioni.

Il contrasto fra quello che predicano e quello che fanno non potrebbe essere più stridente e cosa più turpe di questa io credo non possa esserci. Se uno dichiara di essere un letterato e poi commette errori quando parla, o vule farsi passare per un musicista e poi (invece)

stona nel cantare, fa una figura peggiore in quanto si dimostra manchevole proprio in quel campo in cui vanta esperienza: così il filosofo che commette peccato nella condotta di vita è più riprorevole perché viene meno proprio al dovere di cui vorrebbe essere maestro

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