I politici amici degli intellettuali - Intellege et verte pag 204 n 342

I politici amici degli intelletuali
Versione di latino di Autore sconosciuto
LIBRO Intellege et verte pag 283 n 342
Testo latino

Vetus atque usitatus apud antiquos Romanos mos fuit ut principes civitatis eos viros colerent atque honorarent qui ingenio valerent....

Traduzione

Presso gli antichi romani ci fu la vecchia e comune abitudine che i potenti della città rispettassero e onorassero quegli uomini che avevano ingegno.

Fra tutti è noto che il console Livio Salinatore, dopo aver conosciuto un certo schiavo di Taranto, uomo dotto e istruito dei buoni insegnamenti (lett. uomo né ignorante né ignaro dei buoni insegnamenti), non solo lo comprò e lo tenne nella sua casa, ma lo nominò (lett. lo istituì) anche precettore dei suoi figli.

Questi era (lett. fu) quel famoso Andronico, il quale, per merito del suo ingegno ottenne la libertà e fu soprannominato Livio Andronico dal nome di quello che lo aveva liberato. Non molto tempo dopo Marco Porcio Catone strinse amicizia con un certo uomo nato nella piccola città di Rudie di quella parte dell'Italia che era chiamata Magna Grecia. Questi già dalla fanciullezza aveva imparato a parlare in Greco, in Latino e in Osco.

Questo fu Quinto Ennio il quale dopo aver terminato il servizio militare in Sardegna, visse a Roma nella casa di Quinto Cecilio, uomo famosissimo e celebrò con versi quasi divini tutte quelle illustrissime imprese che i Romani avevano compiuto molto coraggiosamente per terra e per mare in tutto il mondo.

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