Deianira - Libro Iter

Deianira versione latino Igino
traduzionelibro Iter pagina 90

Deianira Oenei filia Herculis uxor cum vidit Iolen virginem captivam eximiae formae esse adductam verita est, ne se coniugio privaret....

Deianira, figlia di Oneo e sposa di Ercole, quando vide che Iole, una fanciulla dalla straordinaria bellezza, era stata portata come prigioniera da lui, ebbe la paura di perdere il marito.

E così, ricordando gli insegnamenti di Nesso, inviò uno schiavo, soprannominaoto Lica, a portare ad Ercole una veste impregnata del sangue di un centauro. Quindi poco dopo il sole, che era sceso sulla terra, iniziò ad ardere. Come Deianira vide ciò comprese che le cose erano diverse da quanto aveva detto Nesso, e mandò qualcuno a richiamare colui a cui aveva dato la veste.

Ercole (però) l'aveva già indossata e iniziò immediatamente a bruciare; e sebbene si fosse gettato in un fiume per spegnere il fuoco, la fiamma diventava ancor più grande; volendo oltretutto togliersi la veste, egli si scarnificava. Allora Ercole scagliò in mare Lica, colui che gli aveva portato la veste, dopo averlo fatto roteare, e nel luogo dove costui cadde emerse uno scoglio che viene chiamato Lica. Allora si dice che Filottete, figlio di Peonte, costruì per Ercole una pira sul monte dell'Eta, e che egli abbia raggiunto l'immortalità.

Per questo favore Ercole donò a Filottete l'arco e le frecce. Deianira, inoltre, per il fatto di Ercole, si suicidò.

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