La guerra civile non è responsabilità di Cesare ... secondo lui! - La Bella Scola pagina 52 numero 5
Multi undique ex veteribus Pompei exercitibus spe ...
Molti degli eserciti veterani di Pompeo sono richiamati da ogni parte dalla speranza di premi e di incarichi, sono fatti venire molti delle due legioni, che vennero consegnate da Cesare.
Si riempie la città e lo stesso comizio richiamati i tribuni, i centurioni. Tutti gli amici dei consoli, i parenti di Pompeo e di coloro, che mostrano antiche inimicizie con Cesare, si riuniscono in senato; i più deboli sono spaventati dalle chiacchiere e dall'accorrere di costoro, i dubbiosi sono rassicurati, in verità si toglie alla maggior parte la possibilità di esprimere opinioni.
Il censore L. Pisone promette che andrà da Cesare, allo stesso modo il pretore L. Roscio, per informarlo in merito a tali cose: chiedono sei giorni di tempo per portare a termine tale situazione. Vengono espressi anche pareri da parte di alcuni, per essere inviati dei legati presso Cesare, per proporgli il volere del senato.
Si fa resistenza a tutte queste cose e il discorso del console, Scipione, Catone, si oppone ad ogni cosa. Le antiche inimicizie di Cesare e il dolore dell'insuccesso elettorale incitano Catone.
(By Maria D. )