Caesar ex pristina bellandi consuetudine celeritateque excesserat. Neque mirandum est ...

Cesare si era allontanato dalla vecchia maniera di combattere, e dalla velocità. E non bisogna meravigliarsene;

in Gallia, infatti, egli aveva truppe avvezze a combattere in luoghi campestri, e (avvezze a combattere) contro i Galli, uomini ingenui e non inclini agli agguati, i quali erano abituati a combattere per mezzo del valore, non per mezzo dell'inganno; a quel punto, invece, egli doveva faticare per abituare i soldati a capire i tranelli, le imboscate, gli artifici dei nemici, e (a capire) che cosa convenisse seguire e cosa evitare.

E così, affinché capissero queste cose più velocemente, faceva in modo di non mantenere le legioni in un unico luogo, di trascinarle invece di qua e di là con il pretesto del vettovagliamento, per la ragione che riteneva che le truppe dei nemici non si sarebbero spostate lontano dall'accampamento dei Romani.

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