Genus hoc est ex essedis pugnae: primo per omnes partes perequitant et tela coniciunt ...

Questo è il genere di battaglia dai carri (cioè: "che si fa da sopra i carri"): in un primo tempo cavalcano di qua e di là, e scagliano dardi, e sconvolgono per lo più le file per mezzo della paura dei cavalli e del fragore delle ruote, e quando si sono infilati tra gli squadroni dei cavalieri smontano dai carri, e combattono a piedi. Gli aurighi, nel frattempo, si allontanano un po' dalla battaglia, e piazzano i carri in maniera tale che, qualora quelli vengano incalzati da una grande quantità dei nemici, abbiano un'agevole via di fuga verso i loro.

Perciò nei combattimenti dimostrano la rapidità dei cavalieri, e la stabilità dei fanti, e, con la pratica quotidiana e l'allenamento, arrivano al punto di essere abituati a mantenere o a far girare i cavalli incitati su un terreno scosceso o ripido, e a passare sul timone del carro, a stare sopra al giogo, e da lì a rinfilarsi velocissimamente nei carri.

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