La tattica del Temporeggiatore

Eo die Fabio se coniunxerat Minucius missus ad firmandum praesidio saltum qui super Terracinam ...

In quel giorno, a Fabio, si era unito Minucio, inviato a rafforzare per mezzo di una guarnigione il passo sopra a Terracina, che incombe sul mare, contenuto tra strette gole, affinché il Cartaginese non potesse arrivare dalla zona di Sinuessa, lungo il percorso della via Appia, fino al territorio Romano.

Poi il dittatore e il generale dei cavalieri trasferiscono l'accampamento sulla strada per la quale Annibale aveva intenzione di condurre l'esercito.

I nemici non si trovavano lontano. Il giorno seguente i Cartaginesi riempirono con l'esercito la strada che passava in mezzo all'accampamento. Sebbene i Romani avessero atteso proprio sotto la trincea, cioè in un luogo senza dubbio piuttosto vantaggioso, tuttavia Annibale, con i soldati armati alla leggera e i cavalieri, si spinse a sfidare il nemico.

I Cartaginesi combatterono ad intermittenza, correndo all'attacco e ritirandosi; lo schieramento Romano resisté nella propria posizione; la battaglia fu duratura, più per volontà del dittatore che per volontà di Annibale. Morirono molti più nemici che Romani.

Versione tratta da: Livio

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