La tomba di Ciro

Alexander deinde venit in urbem Parsagada, a Cyro, Persarum rege, conditam, qui in ea sepultus erat. Alexander sepulcrum iussit aperiri, in quo conditum erat regis corpus...

Poi Alessandro giunse nella città di Persepoli, fondata da Ciro, re dei Persiani, che era stato sepolto al suo interno.

Alessandro ordinò che venisse aperto il sepolcro, nel quale era stato nascosto il cadavere del re, al quale voleva rendere le esequie. Era diffusa la credenza che il sepolcro fosse stato riempito di molti denari, d'oro e di argento.

Ma Alessandro trovò unicamente uno scudo marcito e degli archi del tipo degli Sciti e una scimitarra. Per il resto offrì una corona d'oro e coprì con il suo mantello la lastra di pietra sulla quale giaceva il cadavere. Raccontano che il re dei Macedoni si stupì che un re dal nome così importante, e fornito di mezzi tanto grandi, fosse stato seppellito come un uomo della plebe.

Il funzionario che assisteva Alessandro disse che le tombe dei re erano vuote, mentre le case dei satrapi traboccavano dell'oro portato via dalle tombe.

Versione tratta da: Curzio Rufo

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