Olim superbus equus in rivi vado aquam bibebat aper autem aquam turbabat equus frustra ...

Un giorno un cavallo superbo beveva acqua in un guado di un fiume. Un cinghiale invece intorbidiva l'acqua.

Il cavallo rimproverava invano con grandi lamentele il cinghiale; allora (il cavallo) chiede aiuto all'uomo contro l'animale selvatico. L'uomo acconsente volentieri e con sollecitudine, monta sul cavallo, si avvicina al torrente e con le frecce uccide il cinghiale.

Alla fine dice con gioia: "Ora ho sia una grande preda, sia un vantaggioso servitore. Il cavallo sarà adeguato e opportuno per il padrone: infatti trasporterà bagagli, bisacce, e armi". E così presto al cavallo vengono messe le briglie.

Allora il cavallo nell'animo pensa così: "Sono rovinato dalla mia stupidità: chiedo vendetta e trovo un padrone!".

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