Cicerone ottimo governatore della Cilicia - Latina Arbor

Cicero a senatu in Ciliciam proconsul missus est. Tum vero ob Romanorum cladem ... miseram existimabat atque initia belli civilis prospiciebat.

TESTO LATINO COMPLETO

Cicerone fu mandato dal senato in Cilicia, come proconsole. A quel tempo, in verità per (compl di causa)

la  rovina di Canne dei Romani e della vittoria dei Parti, i Cilici avevano grande speranza di cose nuove, ma Cicerone, con la sua giustizia e con la (sua) moderazione, ricondusse la provincia alla fedeltà e alla benevolenza del popolo Romano. Durante il suo proconsolato liberò i poveri cittadini da tasse gravose, restituì (loro) tutti i beni tolti con frode, concesse molti privilegi, represse energicamente  furti e rapine.

Di giorno e di notte, accoglieva a casa sua i provinciali (gli abitanti di una provincia) e ascoltava le loro lagnanze: i quali erano soliti infatti domandargli  aiuto e non fu mai corrotto da doni o da omaggi. Anche in guerra fece cose magnifiche: quando i Parti depredavano la Siria, Cicerone non difese solo la sua provincia, ma si preoccupò anche per quanto riguardava (quella) degli alleati e (quella) dei re confinanti: e così acquisì un grande esercito, fece un'impeto sui nemici, e annientò le loro milizie.

Quando fece ritorno a Roma, il senato deliberò per lui il trionfo, ma Cicerone lo rifiutò, perchè riteneva la condizione dello Stato infelice, e già prevedeva gli inizi della guerra civile.

Versione da Cicerone

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