Decio Mure si sacrifica per la patria

P. Decius Mus sub Valerio consule tribunus militum fuit. Cum Romanorum exercitus in angustiis clausus esset...

TESTO LATINO COMPLETO

P. Decio Mure sotto il console Valerio fu tribuno militare. L'esercito Romano essendo chiuso nella strettoia, Decio, osservò un colle prominente, che si elevava al di sopra dell'accampamento dei nemici. Dopo aver occupato il colle con un piccolo presidio gettò dall'alto in basso sull'esercito dei nemici con un attacco notturno tanto terrore, che nessuno osò uscire al di fuori della trincea; così avvenne che il console poté evadere dalla strettoia. Egli stesso a notte fonda per i presidi dei nemici ritornò salvo presso i suoi. Nella guerra Latina il console fu con Manlio Torquato. Una volta l'oracolo preannunciò in sogno ai due consoli che avrebbe vinto quel popolo, il cui condottiero fosse caduto in battaglia. Allora Decio disse al collega: "quello tra noi, la cui ala sarà spossata in battaglia, si offrirà nelle mani delle divinità." E così Decio, dato che l'ala dello stesso era affaticata, offrì se stesso nelle mani delle divinità e dei nemici. Armato montò subito a cavallo e si lanciò in mezzo ai nemici. Crollò ricoperto dai dardi e restituì la vittoria ai suoi.
(By Maria D. )

Versione tratta da Lhomond

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