Per i benemeriti della patria è riservato un paradiso in cielo
Sed quo sis, Africane, alacrior ad rei publicae defensionem,...
Ma affinché tu sia, o Africano, più accanito ai fini della difesa dello Stato, sappi questo:
per tutti coloro che abbiano custodito la patria, l'abbiano aiutata ed accresciuta, è certo uno specifico luogo del cielo, dove essi possano godere di un tempo eterno felici, senza preoccupazioni e dolori: niente, infatti, tra tutte le cose che avvengono sulla terra, niente è più gradito a quel dio che governa tutto l'universo, che le assemblee e le comunità di uomini associati dal diritto, che si chiamano "cittadinanze". E i governatori e i custodi di queste, dopo essere partiti da questo luogo, ritornano in questo luogo.
A questo punto io gli chiesi: Dunque, tu stesso, e tuo padre Paolo, e gli altri che noi riteniamo che siano morti, vivete? Per la verità – disse – vivono costoro che sono volati via dalle catene dei corpi come da un carcere; invece la vostra, che viene chiamata vita, è una morte.
Perché non guardi mio padre Paolo che viene verso di te? Appena vidi costui, versai una grande quantità di lacrime, quello, invece, abbracciandomi e baciandomi, mi diceva di non piangere.
Versione tratta da Cicerone