Plinio scrive all'amico Pomponio Basso
Magna cepi voluptatem, cum ex ominbus amicis cognovi te, mi Pomponi, ut iustum est et optime disponere... Quando secessus mei non nomen desidiae sed tranquillitatis accipient?
Ho provato molto piacere, quando ho saputo da amici comuni che tu, come è degno della tua saggezza, da una parte organizzi il tuo otium, dall'altra lo accetti, che dimori molto gradevolmente, che fai muovere il tuo corpo (che viaggi) ora per terra, ora in mare, che discuti molto, ascolti molto, leggi molto con attenzione e, seppur tu sappia moltissimo, tuttavia impari in aggiunta qualcosa ogni giorno.
Così è opportuno che invecchi un uomo, che ha retto le più alte magistrature, ha guidato l'esercito e si è dedicato totalmente allo Stato, e si è offerto quanto a lungo ha potuto. Infatti dobbiamo dedicare la prima parte della vita e quella centrale alla patria, l'ultima a noi, Q uando mi sarà permesso imitare Pomponio Basso ed il suoo esempio di bellissimo riposo? Quando il mio isolamento prenderà il nome, non di pigrizia, ma di tranquillità?