Strani doni dal significato ambiguo - Latina Arbor

Darius, Persarum rex, qui imperium suum augere volebat, Scythis bellum movet copiasque suas trans Histrum flumen ducit. Tum Atheas...Darius tamen bellum pergit atque Scythas superat. ...

Dario, re dei Persiani, che voleva accrescere il proprio impero, mosse guerra agli Sciti e condusse le proprie truppe al di là del fiume Istro.

Allora Atea, re degli Sciti, nascose i suoi fanti e i suoi cavalieri in una grande foresta e mandò i suoi ministri incontro a Dario, i quali dettero al re dei nemici, un topo, una rana ed un uccello, come doni del loro signore. Tutti i Persiani restarono meravigliati: allora Dario mandò a chiamare due indovini e li interrogò circa il significato dei doni stupefacenti.

Uno disse: "Con questi doni il re degli Sciti ti manifesta la sua volontà di arrendersi (lett. : "la sua volontà di resa"), poiché ti ha donato i simboli di tutti i beni del suo regno: il topo, infatti, rappresenta la terra, la rana (rappresenta) l'acqua, l'uccello l'aria". L'altro invece disse: "I doni del re indicano l'ostilità degli Sciti. Infatti Atea con questi simboli ti vuole dire:

"Se tu e i tuoi soldati non volerete via come uccelli dal nostro territorio, se non vi nasconderete come topi sotto terra, se non nuoterete come rane tra le onde dell'Istro, e tornerete nella vostra patria, non potrete evitare i dardi e le frecce degli Sciti e morirete tutti". Dario tuttavia portò avanti la guerra e sconfisse gli Sciti.

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