Un improvviso agguato ai Remi

Hostibus, concilio convocato, optimum visum est ... Suessionum exercitum duxit.

Convocata l'assemblea, sembrò ottimo ai nemici che ognuno facesse ritorno a casa sua. Decisa questa cosa, alla seconda vigilia con grande strepito uscendo dall'accampamento, non essendoci alcun ordine certo né incarico, fecero in modo che la partenza sembrasse simile ad una fuga.

Saputa subito questa notizia tramite gli esploratori, Cesare, temendo un'imboscata, per il fatto che non aveva ancora scorto per quale motivo si erano allontanati, mantenne nell'accampamento l'esercito e la cavalleria.

All'alba, confermata la cosa dagli esploratori, mandò avanti tutta la cavalleria, per far indugiare la freschissima schiera dei remi, e vi mise a capo Q. Pedio e L. Aurunculeo cotta; ordinò al legato Tito Labieno di seguire immediatamente con tre legioni. Questi aggredendo quelli più freschi e proseguendo per molte miglia, ne annientarono una gran moltitudine; i priori, per il fatto che gli sembrava di essere lontani dal pericolo e non erano trattenuti da alcuna necessità, udito distintamente il clamore, cercarono tutti la salvezza con la fuga. Al tramontar del sole i nostri cessarono di seguire e si ritirarono nell'accampamento.

L'indomani di quel giorno cesare, prima che i nemici si riprendessero dal terrore e dalla fuga, condusse l'esercito nei confini dei Sessoni.
(By Maria D. )

Versione tratta da Cesare

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