Una visita al Palatino e al Campidoglio

Cum Philippus, Graecus puer amicus Marci, Athenis Romam cum patre pervenit...

Quando Filippo, un fanciullo greco amico di Marco, arriva da Atene a Roma, viene accolto dal padre di Marco benevolmente.

Poiché volevano fargli vedere gli antichi monumenti di Roma, Marco e suo padre di mattino vogliono portare Filippo sul Palatino, invece di pomeriggio sul Campidoglio. Sul Colle Palatino Marco mostrando con il dito all'amico gli edifici del Palatino dice "Qui abitò Augusto, qui Tiberio che successe nel comando ad Augusto; qui anche Romolo una volta pose la sua sede, dove prima vagavano le fiere dei boschi, ora c'è la sede dell'impero." Sul Campidoglio Marco vuole mostrare all'amico il tempio di Giove che fu costruito da Tarquinio Prisco, quando gli Etruschi avevano il comando sui Romani.

Una volta il tempio bruciò in un incendio, ma non solo fu ricostruito dal popolo romano ma fu rifatto più splendido. Una volta, infatti, era di legno, ora sorge di marmo e nel tempio vi è il simulacro di Giove.

Abitavano con Giove nel tempio, Minerva sua cara figlia e sua moglie Giunone. Anche Termine, antico dio dei romani, aveva la residenza nel tempio. Quando infatti Giove occupò la nuova sede, gli antichi dei del Campidoglio furono cacciati dal colle, solo Termine rimase e conservò la residenza nel tempio.

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