Una vittoriosa battaglia di Cesare in Gallia - Latina Arbor
Cum Caesar cum cohortibus advenit, Galli ex vallo atque... itaque a barbaris principes seditionis, arma cibaria Romanis tradita sunt.
Quando Cesare arrivò insieme alle coorti, i Galli, dalla trincea e da tutte le fortificazioni, si lanciarono fuori con grande clamore.
I nostri misero da parte i giavellotti e combatterono con le spade. Improvvisamente, alle spalle, vennero visti i cavalieri Romani. Immediatamente i nemici volsero le spalle, ma i nostri cavalieri senza interruzione stavano addosso ai Galli che fuggivano e molti fra i nemici furono uccisi.
Sedullo, il capo e il comandante dei Lemovìci, venne ucciso; l'Arverno Vercassivellauno venne catturato vivo durante la fuga; molte insegne militari vennero riportate a Cesare. Pochi si rifugiarono sani e salvi nell'accampamento, un grande numero di nemici venne catturato ed ucciso; i rimanenti, si rifugiarono subito dopo la fuga nei boschi. I Galli che dall'accampamento avevano visto il massacro e la fuga dei loro disperavano della salvezza ed iniziarono a fuggire dall'accampamento.
E così furono inviati a Cesare ambasciatori che chiesero la pace. Cesare concesse la pace ad eque condizioni: e così furono consegnati dai barbari ai romani i capi della rivolta, le armi ed i viveri