L'imboscata ai catilinari

Ut comperi legatos Allobrogum, belli Transalpini et tumultus excitandi causa, a Publio Lentulo esse sollicitatos ...

Appena ho saputo che gli ambasciatori degli Allobrogi erano stati istigati da Publio Lentulo a far nascere una guerra transalpina e disordini e che durante il ritorno in Gallia e che essi erano stati mandati in Gallia presso i propri cittadini con lettere e incarichi lungo lo stesso percorso verso Catilina e che si era unito a loro come compagno Tito Volturcio e che a questo erano state date le lettere per Catilina, capii che  mi era stata offerta l'opportunità che l'intera cosa venisse colta in flagrante non solo da me, ma anche dal senato e da voi. E così ieri convocai da me i pretori Lucio Flacco e Gaio Pontino, uomini coraggiosissimi e affezionatissimi alla repubblica, esposi la cosa, spiegai che cosa (mi) sembrava opportuno che venisse fatto.

Quelli poi senza alcun rifiuto e senza alcun indugio accettarono l'incarico e, mentre si faceva sera, giunsero di nascosto al ponte Milvio e lì si appostarono ai due lati nelle ville più vicine.

Mentre gli ambasciatori degli Allobrogi iniziavano già a salire sul ponte Milvio con Volturnio,  fu fatto un assalto contro di loro. Da quelli e dai nostri furono sguainate le spade. La cosa era nota soltanto ai pretori; era ignorata dagli altri.

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