Dall'età dell'oro a quella del ferro

Saturnus sationum deus fuit praetereaque temporis dominus et priscus Italiae rex...

Saturno fu il dio delle seminagioni, ed inoltre il signore del tempo, ed un antico re dell'Italia.

Infatti, fuggitivo dal regno del cielo, giunse in Italia, e si nascose nel Lazio; poi Giano, il re del Lazio, ebbe Saturno in alleanza, e gli concesse il regno. In Lazio, Saturno, in qualità di re, addomesticò per mezzo dell'agricoltura le abitudini selvagge degli uomini. All'epoca tutti vivevano con grande prosperità: gli alberi fornivano spontaneamente il cibo agli uomini, i fiori davano il miele, i capi di bestiame offrivano le mammelle piene di latte.

All'epoca non vi furono soldati, né collera, né guerre. Quell'età fu dorata. Successivamente vennero le età dell'argento e del bronzo: gli uomini smuovevano la terra per mezzo dell'aratro, e vivevano con fatica. Però, dopo l'età del bronzo venne un periodo spaventoso: atroci calamità devastarono il mondo, gli uomini erano spaventati dalle malattie e dalle guerre, e le donne partorivano con grande dolore pochi bambini.

Questa fu l'età "del ferro", oppure "di Marte": infatti Marte, il dio della guerra, ebbe il potere, e sparse la distruzione nelle città degli uomini.

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