Pausania vincitore nella battaglia di Platea

Pausanias, Lacedaemonius vir, apud Plataeas contra Persas ducit Lacedaemoniorum copias...

Pausania, eroe Spartano, guida le truppe degli Spartani contro i Persiani presso Platea. Il Medio Mardonio, satrapo dei Persiani, insieme agli alleati, viene messo in fuga dalle truppe non numerose della Grecia, e Mardonio muore nella battaglia.

Allora Pausania diventa superbo, e desidera il dominio della Grecia. Colloca un vaso d'oro a tre piedi, (proveniente) dal bottino, a Delfi, e lo consacra ad Apollo. Sull'omaggio viene scritta la frase: i barbari sono sbaragliati da Pausania presso Platea.

Dopo la battaglia di Platea, Pausania espugna Bisanzio e cattura i Persiani. Rimanda i Persiani a Serse, signore dei Persiani, e, insieme ai prigionieri di Persia, manda l'ambasciatore Gongilo. Gongilo consegna una lettera al signore dei Persiani; nella lettera sono scritte queste parole: Lo Spartano Pausania assedia Bisanzio, e (ti) rimanda i tuoi uomini, e desidera stringere un accordo con i Persiani.

Per questa ragione Pausania cede Sparta e tutto il resto della Grecia all'impero dei Persiani. Serse immediatamente manda Artabazo da Pausania con una lettera e colma di lodi l'uomo Spartano.

Versione tratta da: Cornelio Nepote

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