Orfeo ed Euridice (I)

Il poeta Orfeo nei boschi ammansiva con il suono della sua lira le bestie feroci, dalle cime montuose commuoveva anche le pietre.

Amava dolcemente la bella Euridice, e con Euridice conduceva una vita assolutamente felice. Ma la sorte avversa e le inevitabili fatalità degli dei presto rovineranno il giovane e la fanciulla.

Una volta, la bella Euridice corre e non vede, nell'erba alta presso il fiume, un serpente che tende un agguato mortale alla fanciulla. La sventurata viene morsa e subito scende negli inferi, disperata, senza il compagno nel buio triste ed eterno. Orfeo celebra l'amata con la lira, canta sulle coste del mare e presso le rive dei fiumi: rimpiange la fanciulla, desidera la compagna.

Alla fine prende una decisione terribile: scenderà negli inferi e ricondurrà la sua fanciulla sulla terra.

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