Origine e massimo sviluppo della biblioteca di Alessandria

Ad Alessandria c'era una biblioteca straordinaria e grande. Demetrio Falereo, ambasciatore del primo Tolomeo, per primo raccoglie dei libri e fonda una biblioteca.

Tolomeo Filadelfo, figlio di Tolomeo, occupa il regno dell'Egitto, e grazie a una grande dedizione alla letteratura, e a una grande quantità di ricchezze, accresce la biblioteca, fonda una scuola di uomini colti, e dalle Muse, le dèe delle lettere e delle arti, la chiama "Museo". Filadelfo emana un mirabile editto: I libri che saranno nella stiva delle imbarcazioni che approderanno ad Alessandria, saranno confiscati e saranno copiati dai bibliotecari all'interno della biblioteca su fogli di papiro.

I libri copiati saranno restituiti ai marinai delle imbarcazioni, i modelli, invece, saranno conservati nella biblioteca, poiché sono privi di difetti.

Ad Alessandria vengono anche tradotti libri dalle lingue degli stranieri, soprattutto dalla (lingua) Ebraica: così i libri sacri dei Giudei vengono tradotti in lingua Greca da settanta eruditi bibliotecari.

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