Scontro presso Brindisi - Cesare versione latino

SCONTRO PRESSO BRINDISI Versione di latino di Cesare
LIBRO latino italiano versioni per il triennio

Testo latino Contra haec Pompeius naves magnas onerarias, quas in portu Brundisino deprehenderat, adornabat....

Traduzione In risposta a questi preparativi, Pompeo faceva allestire grandi navi da carico, prese nel porto di Brindisi.

Su di esse faceva innalzare torrette a tre piani e, riempitele con molte macchine da guerra e con ogni genere di armi, le lanciava contro i lavori di sbarramento, che Cesare stava facendo, per distruggere le zattere e fare azione di disturbo. Così ogni giorno da entrambe le parti si combatteva da lontano con fionde, frecce e altri tipi d'arma.

Cesare, pur dirigendo queste operazioni, non credeva tuttavia che si dovessero interrompere le trattative di pace. Sebbene si stupisse molto che Magio, inviato a Pompeo con le sue proposte, non gli venisse rimandato e sebbene i reiterati tentativi di pace rallentassero il suo slancio e i suoi piani, tuttavia giudicava di dovere perseverare con ogni mezzo in quel proposito. E così manda il luogotenente Caninio Rebilo, intimo e parente di Scribonio Libone, a parlare con costui;

gli affida l'incarico di esortare Libone a essere mediatore di pace; chiede sopra tutto di potere avere un colloquio con Pompeo; sottolinea di avere piena fiducia che, se ciò sarà possibile, si metterà fine alla guerra con giuste trattative

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