I sette re - Versione Lectio Viva
Romulus decem et octo... vix usque ad quintum decimum miliarium possidebat.
Romolo, all'età di diciotto anni, fondò una piccola città sul monte Palatino, nell'undicesimo giorno prima delle calende di Maggio, nel terzo anno dopo la sesta Olimpiade, e, d'altro canto, nel trecentonovantaquattresimo anno dopo la strage di Troia.
Morì nel trentasettesimo anno di regno. Allora a Roma governarono i senatori, per cinque giorni a testa. Numa Pompilio morì di malattia nel quarantatreesimo anno di regno.
Tullio Ostilio regnò per trentadue anni; colpito da un fulmine, bruciò insieme alla sua casa. Anco Marzio morì nel ventiquattresimo anno di regno per una malattia. Tarquinio Prisco, nel trentottesimo anno di regno, trovò la morte per mano dei figli di Anco Marzio. Servio Tullio instituì il censimento: in quel momento Roma aveva ottantatremila cittadini Romani.
Tarquinio il Superbo, settimo e ultimo dei re, regnò per ventiquattro anni; poi fuggì con la moglie e i suoi figli. Così a Roma regnarono sette re, per duecentoquarantatré anni, quando Roma possedeva ancora al massimo soltanto fino alla quindicesima pietra miliare (circa km 22).
Versione tratta da Eutropio