Il topo di campagna e il topo di Città - Le ragioni del latino

Il topo di Campagna e il topo di città
versione latino traduzione libro le ragioni del latino
Olim mus rusticum murem urbanum veterem amicum ad cenam invitavit... cavusque tutus abi indidiis cum tenuibus ervis mihi solacium dabunt

Una volta un topo di campagna invitò a pranzo in una povera tana un topo di città, suo vecchio amico.

Il topo di campagna non esitò (a dargli) la sua riserva di ceci e di avena, ma mise in tavola per l'ospite anche uve secche e dure ghiande. Ma il topo di città, sdegnoso, toccava appena con il dente i cibi. Alla fine disse così: "Perché, amico, conduci una vita tanto misera? Perchè non preferisci gli uomini e la città ai boschi selvaggi?

Mettiti in viaggiol Abbandona la fame e la sete! Trasferisciti con me in città!". Queste parole toccarono il topo di campagna. Così, dopo un viaggio notturno, si trasferì con il compagno in una magnifica casa di città. Qui, mentre mangiano in abbondanza i resti di un banchetto, improvvisamente un grande rumore di porte richiama l'attenzione dei topi, i soffitti delle stanze risuonano dei latrati dei cani molossi.

Scappano via mezzi morti di paura. Allora il topo di campagna: : "Questa vita non mi piace: il bosco e la tana sicura dai pericoli insieme a poche lenticchie mi consoleranno". "

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