Solone (Versione latino Giustino)
SOLONE Versione latino Giustino
LibroLe Ragioni del Latino pag. 395 N° 772
Post Codrum nemo Athenis regnavit. Aministratio reipublicae annuis magistribus permissa....
Dopo Codro nessuno regnò ad Atene. L'amministrazione dello stato (fu) lasciata ai magistrati annuali.
Ma in quel tempo non c' era nessuna legge, poiché l'arbitrio dei re era considerato al posto delle leggi. E così è nominato Solone, uomo di notevole giustizia, affinché fondasse con le leggi una nuova città. E adempì quell'incarico così che entrò in parte nelle grazie sia della plebe sia degli aristocratici, agitati prima da lunghe separazioni. Di quest'uomo, tra molte belle imprese, fu memorabile anche questa.
Tra gli Ateniesi e gli abitanti di Megara si era combattuto fino alla distruzione per l'isola di Salamina, che ciascuno dei due popoli rivendicava, . Dopo (essere state) subite molte sconfitte, gli Ateniesi presentarono una legge, affinché nessuno proponesse di organizzare quella guerra. Solone, avendo visto qualche occasione favorevole per rivendicare l'isola, simula uno stratagemma, deforme d'aspetto, come un pazzo, esce in pubblico e attirata una folla di uomini, cominciò ad invitare il popolo con canti, poiché era vietato, infiammò così gli animi di tutti da essere decisa immediatamente una guerra contro gli abitanti di Megara e, sconfitti i nemici, da divenire l'isola degli Ateniesi.