Cesare attacca battaglia

Mentre si combatte in questa maniera, si procede poco e lentamente, e gli Afraniani si fermano frequentemente, in modo da essere di aiuto ai loro.

Quindi dopo essere avanzati per quattro miglia, scompigliati con un certo impeto dalla cavalleria, prendono un altissimo monte e lì fortificano l'accampamento su un unico fronte, verso il nemico, senza togliere i bagagli ai muli. Quando videro piazzato l'accampamento di Cesare, e le tende messe e i cavalieri mandati a fare rifornimento di foraggio, all'improvviso si lanciano fuori, verso l'ora sesta del medesimo giorno, e sperando in una pausa per l'allontanamento della nostra cavalleria, cominciano a marciare.

Resosi conto di questa cosa, Cesare, dopo che le legioni si furono ristorate, li segue, e lascia a difesa delle salmerie poche coorti. All'ora decima ordina di richiamare vivandieri e cavalieri per l'inseguimento.

Velocemente la cavalleria torna al quotidiano dovere di marcia. Si combatte duramente con l'ultimissima schiera, al punto che per poco non si danno alla fuga e numerosissimi soldati e anche parecchi centurioni vengono uccisi. Incalzava l'esercito di Cesare e tutt'intero incombeva.

Versione tratta da: Cesare