Cesare riduce Pompeo alla fame

Cesare per bloccare più facilmente la cavalleria Pompeiana presso durazzo e impedirle il rifornimento, fortificò con grandi opere i due ingressi, che abbiamo illustrato che erano stretti, e in questi luoghi piazzò dei fortini.

Pompeo, appena comprese che non c'era nessun progresso grazie alla cavalleria, trascorsi pochi giorni, la fece ritirare di nuovo presso di sè, all'interno delle fortificazioni, con le navi. C'era una grandissima carenza di foraggio, al punto che nutrivano i cavalli con foglie strappate dagli alberi e tenere radici pestate di canne (avevano infatti consumato il frumento che era stato seminato all'interno delle fortificazioni).

Erano costretti a trasporatre le vettovaglie da Corcira e dall'Arcaniana, dopo aver attraversato un lungo tragitto di navigazione, e poiché di questa cosa c'era minore abbondanza, ad aggiungere dell'orzo e a sostentare in questi modi la cavalleria.

Ma dopo che vennero a mancare non solo orzo e foraggio, una volta tagliata l'erba in tutti i luoghi, ma anche la frondatura dagli alberi, dopo i cavalli furono prostrati dalla magrezza, Pompeo giudicò di dover tentare qualcosa per uscire fuori.

Versione tratta da: Cesare

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