Gli Unni
A tal punto gli Unni sono rozzi quanto a tenore di vita, da non aver bisogno né del fuoco né di cibi conditi, ma si nutrono di radici di erbe di campo e di carne semicruda di un qualsiasi animale.
Nessuno presso di loro ara né tocca mai un aratro. Tutti infatti vagano senza dimore fisse e senza legge alcuna né alcun alloggio stabile, sempre come profughi, con i carri nei quali abitano.
Nelle tregue delle guerre, come tutti i barbari sono molto infidi, volubili verso ogni soffio di una nuova prospettiva, sacrificando ogni cosa (* nihil non = tutto) con il furore più folle. Alla maniera degli animali privi di ragione, ignorano la differenza tra lecito e illecito, né sono governati dal rispetto di nessuna religione, ardono invece per un immenso desiderio di oro, e sono a tal punto incostanti e iracondi che nello stesso giorno senza nessuna ragione tradiscono gli alleati e allo stesso modo si riappacificano con essi.
RISPOSTE:
1. Il tenore di vita degli Unni è estremamente rozzo e duro.
2. Gli Unni erano un popolo nomade.
3. Gli Unni non avevano alcun rispetto della parola data.
4. Marcellino li descrive come un popolo del tutto primitivo, come emerge chiaramente dal paragone con gli animali privi di ragione.
5. Tabella dei pronomi e aggettivi indefiniti:
- Pronomi positivi: omnes, nihil non.
- Pronomi negativi: nemo.
- Aggettivi positivi: cuiusvis pecoris, omnes barbari, ad omnem auram.
- Aggettivi negativi: ulla lege, ullo victu, ullius religionis.
Versione tratta da: Ammiano Marcellino