I libri e la perfezione morale
Provo nell'animo un grande miglioramento che ogni singolo giorno mi procura. Tu dici: "Manda anche a noi codesti strumenti che hai sperimentato di tanta efficacia". Io in verità desidero farti arrivare ogni cosa, e gioisco nell'apprendere affinché poi io possa insegnare;
né mi renderà lieto nessuna cosa che conoscerò io soltanto, per quanto essa sia notevole e benefica. Io rifiuterò la saggezza che sia data a me soltanto e che non possa riferire.
Non è lieta la proprietà di alcun bene senza qualcuno che ne partecipi con noi. E quindi ti invierò quei libri che sono solito leggere e affinché tu non spenda troppa fatica a cercare qua e là i pensieri che ti gioveranno, metterò delle note, affinché tu giunga subito a quelle cose che apprezzo e ammiro e non attenda a lungo.
Ti gioverà tuttavia di più la viva voce e la frequentazione piuttosto che il discorso scritto; è bene che tu venga qui, primo perché gli uomini credono più agli occhi che alle orecchie, e poi perché la via attraverso gli insegnamenti è lunga, quella attraverso gli esempi è breve ed efficace.
RISPOSTE:
1. Seneca afferma di constatare ogni giorno che passa un qualche miglioramento nel suo animo.
2. Lucilio chiede che gli vengano inviati gli strumenti che hanno permesso a Seneca di sentirsi in quel modo.
3. Seneca gioisce nell'apprendere per poter poi insegnare ad altri ciò che ha appreso.
4. Qualora fosse data a lui soltanto e non potesse essere condivisa e riferita.
5. Più utile della mera lettura Seneca ritiene la frequentazione e la conversazione ricca di esempi.
6. Verbi deponenti:
- Expertus es - indicativo perfetto, 2ᵃ persona singolare = sperimentare.
- Gaudeo (semidep) - indicativo presente, 1ᵃ persona singolare = gioire.
- Soleo (semidep) - indicativo presente, 1ᵃ persona singolare = essere solito.
- Sectaris - indicativo presente, 2ᵃ persona singolare = ricercare.
- Miror - indicativo presente, 1ᵃ persona singolare = ammirare, apprezzare.
- Moreris - congiuntivo presente, 2ᵃ persona singolare = indugiare.
- Rentur - indicativo presente, 3ᵃ persona plurale = credere, pensare.
8. Proposizioni:
- Proposizioni finali:
-- ut postea docere possim.
-- ne multum oparae impendas.
-- ut protinus ... accedas nec moreris.
- Proposizioni causali:
-- Quia homines amplius rentur.
-- Quia longum iter est ...
- Proposizioni temporali:
-- Dum profutura passim sectaris.
- Proposizioni infinitive:
-- nessuna.
Versione tratta da: Seneca