La passione di Augusto per i dadi
Augusto in nessun modo si curò delle dicerie riguardanti i dadi (lett. : del dado), infatti fece sempre ciò che amava e qualunque cosa desiderava fare:
giocò con sincerità e apertamente a scopo di divertimento anche da vecchio e oltre che nel mese di Dicembre anche negli altri, nei giorni festivi e non festivi. né questa è cosa dubbia e chiunque conosce codesta verità.
Con una certa lettera autografa dice: "Ho cenato, oh mio Tiberio, con i soliti amici, ma vennero due altri commensali, nuovi amici, che qui nomino: Vinicio e Silio il padre. Durante la cena abbiamo passato il tempo col gioco che preferiamo tra tutti:
abbiamo giocato a dadi, sia ieri che oggi; infatti dopo aver gettato i dadi, chiunque aveva lanciato il tiro del cane, poneva in mezzo alla tavola per ogni dado una moneta, che si prendeva per intero chi aveva tirato il tiro di Venere.
RISPOSTE:
1. Il passatempo preferito da Augusto era il gioco dei dadi.
2. Augusto non si curava delle chiacchiere, ma giocava apertamente e con passione.
3. Non è vero. Svetonio dichiara come cosa nota che Augusto giocò anche da vecchio.
4. Nella lettera si racconta di una cena passata a giocare a dadi, con tanto di scommesse.
5. Tabella dei pronomi e aggettivi indefiniti:
- Pronomi positivi: quicquid, aliis, quicumque, ex omnibus, quicumque.
- Pronomi negativi: 0.
- Aggettivi positivi: quadam epistula, convivae alii, quos universos.
- Aggettivi negativi: nullo modo.
Versione tratta da: Svetonio