La vittoria di Aquae Sextiae su Ambroni e Tèutoni

Teutoni adventabant, sed Caio Mario duci milites in castris fuerunt

I Teutoni si avvicinavano, ma il comandante Caio Mario ebbe i soldati nell'accampamento, ma i nemici attaccarono battaglia contro i Romani: poi poiché avevano perso molti uomini desistettero.

Mario li inseguì fino ad Acquae Sestiae e lì scelse un luogo opportuno per l'accampamento dell'esercito. Lì, presso il fiume, tra gli attendenti dei soldati e gli Ambroni ci furono una zuffa e uno scontro:

ma i Romani, ai quali stava a cuore l'onore militare e la salvezza dei commilitoni, vennero in aiuto ai loro, mentre anche gli Ambroni soccorrevano i loro. Allora Mario, che osservava con attenzione la situazione dei suoi fanti e interveniva sempre secondo le necessità, portò fuori le truppe attaccò battaglia e sconfisse gli Ambroni.

Poi sbaragliò e mise in fuga i Teutoni e produsse una notevole strage. Così il console dei Romani, grazie alla sua abilità fu di salvezza a Roma e salvò la patria.

1. Caio Mario duci milites in castris fuerunt.

2. Caius Marius milites (accusativo) in castris habuit.

3. Doppi dativi: quibus cordi erat, suis auxilio venerunt, Romae saluti fuit.

4. Romae è un locativo ed indica stato in luogo.

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