Nusquam est qui ubique est. Vereor ne in peregrinatione vitam agentibus hoc eveniat ...

Chi pretende di essere dovunque non è da nessuna parte. Temo che a quelli che trascorrono la vita in viaggio accada ciò, che abbiano numerosi alloggi, (ma) nessuna amicizia.

E' inevitabile che accada la medesima a coloro i quali non diventano intimi di nessun uomo di ingegno, ma scorrono tutte le cose di corsa e affrettandosi. Non c'è dubbio che il cibo che assunto viene immediatamente vomitato non giovi, né arrivi al corpo.

E nulla impedisce che un uomo malato diventi sano quanto il cambio (continuo) delle medicine. Una gran quantità di libri soffoca! Pertanto, dal momento che non riesci a leggere quanto potresti avere nella biblioteca, è sufficiente possedere quanto leggeresti. Rispondi: "Ma io desidero sfogliare ora questo libro, ora quello, e non sfoglio i libri fino all'ultima riga". Non ho dubbi che sia una cosa caratteristica degli stomachi disgustati assaggiare mole cose le quali, dal momento che sono variegate e differenti, non nutrono, ma fanno male.

Dunque leggi sempre autori apprezzati e, se talvolta ti sarà gradito di rivolgerti verso altri (autori), ricordati di ritornare ai primi!

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