Temistocle in esilio

Pydnae Themistocles in navem omnibus ignotus nautis escendit. Sed cum haec tempestate ...

A Pidna, Temistocle salì su una nave, sconosciuto a tutti i marinai. Ma, poiché questa (nave) venne trascinata da una violentissima tempesta a Nasso, dove all'epoca c'era un esercito degli Ateniesi, Temistocle capì che, se fosse andato in quel luogo, sarebbe dovuto morire.

Costretto da questa necessità, rivela al comandante della nave chi egli sia, promettendogli molti doni.

Ma quello, vinto dalla carità per un uomo illustrissimo, mantenne giorno e notte la nave ancorata in alto mare lontano dall'isola e non permise che nessuno uscisse da essa. Da lì andò ad Efeso e Temistocle scese dalla nave. So che la maggior parte tra gli storici ha scritto così, che Temistocle si trasferì in Asia durante il regno di Serse.

Ma io credo soprattutto a Tucidite, sia poiché fu per età il più vicino a quelli che lasciarono testimonianza di quei tempi, sia poiché fu della medesima città. Egli afferma invece che lui (Temistocle) si recò presso Artaserse.

Versione tratta da: Cornelio Nepote

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