Augusto e il ruolo imperiale di Roma
Imperatoris Augusti aetate Roma maxime floruit. Augustus enim Romano imperio …
All'epoca dell'imperatore Augusto, Roma prosperò in maniera particolare. Infatti, Augusto aggiunse all'impero Romano molte regioni: l'Egitto, la Cantabria, la Dalmazia, la Pannonia, l'Aquitania, l'Illiria e la Rezia.
Inoltre obbedivano al popolo Romano anche i Vindelici e i Salassi, popolazioni feroci e fiere, che abitavano sulle Alpi, e (obbedivano al popolo Romano) molte città marittime dell'Asia Minore. Dai generali di Augusto furono sconfitti i Daci ed i Germani, e furono respinti al di là del Reno. I Persiani, una popolazione assolutamente ostile ai Romani, non soltanto consegnarono degli ostaggi ad Augusto, ma, inoltre, restituirono le insegne che avevano tolto a Crasso dopo la disfatta dei Romani a Carre.
Gli Sciti e gli Indiani, tramite degli ambasciatori, inviarono in dono all'imperatore Augusto una grande quantità d'oro. Egli abbellì Roma con splendidi edifici, amministrò sempre lo Stato non per il proprio tornaconto, ma nell'interesse del popolo, e non fu mai malvisto da alcuno.
Dopo la morte, dal senato venne chiamato "il Divino". Nelle pagine del poeta Virgilio, che visse sotto Augusto, riguardo all'impero dei Romani leggiamo così: Il dovere dei Romani è di governare i popoli, imporre una norma alla pace, risparmiare i vinti, sconfiggere i superbi.
Dal libro Verba Iuvant
Imperatoris Augusti aetate Roma maxime floruit. Augustus enim Romano imperio multas regiones adiecit: Aegyptum, Cantabriam, Dalmatiam,...
Durante il periodo dell'imperatore Augusto Roma fiorì al massimo. Augusto infatti aggiunse molte regioni all'impero romano:
l'Egitto, la Cantabria, la Dalmazia, la Pannonia, l'Aquitania, l'Illiria e la Rezia; inoltre obbedivano al popolo romano anche i Vindelici e i Salassi, popolazioni rozze e indomite, che abitavano sulle Alpi, e molte città marittime dell'Asia Minore. I Daci e i Germani, che dai condottieri di Augusto, cioè Druso e Tiberio, erano stati sconfitti, furono spinti al di là del Reno. I Persiani, gente molto rivale ai Romani, non solo diedero ad Augusto gli ostaggi ma restituirono anche le insegne, che dopo la strage dei Romani presso Carra avevano portato via a Crasso.
Gli Sciti e gli Indi tramite i legati offrirono in dono all'Imperatore Augusto una grande quantità d'oro. Egli, dato che aveva amministrato sempre lo stato non per la propria utilità ma per quella del popolo ed aveva ornato Roma di splendidi edifici, dopo la morte dal senato fu chiamato Divo. Presso il Poeta Virgilio, che visse sotto Augusto, così leggiamo dell'impero dei Romani:
"Il compito dei romani è reggere i popoli, imporre una norma alla pace, risparmiare i vinti, debellare i superbi".
(By Maria D. )